Pubblico in formato integrale la lettera ufficiale che Sony dopo esser stata accusata di non aver agito correttamente, soprattutto non avvisando in tempo gli utenti, lasciando passare 7 giorni con la firma di Kazuo Hirai ha inviato alle autorità statunitensi cioè a "U.S. House of Representatives Committee on Energy and Commerce "
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In questa lettera Sony descrive ciò che è successo come un "attacco criminale attentamente pianificato e altamente sofisticato" e di aver trovato su uno dei server di Sony Online Entertainment un file chiamato "Anonymous" con le parole "We Are Legion". Il grido d'assalto del gruppo hacker, per chi non lo conoscesse, è proprio "We are Anonymous. We are Legion. We do not forgive. We do not forget. Expect us". Ora quindi per Sony pare esserci la prova definitiva che sia stato il gruppo di hacktivisti Anonymous anche se quel file trovato potrebbe essere stato messo lì proprio da chiunque. Siamo lungi dal conoscere la verità in merito al PSN-gate e soprattutto chi ha effettivamente svolto l'attacco.
Nel frattempo il portavoce di Anonymous Barrett Brown, ha ripetuto che "Anonymous non ha una storia nel furto di carte di credito e se lo avessimo fatto l'FBI ci avrebbe già preso".
Secondo Brown la colpa è probabilmente di criminali professionisti, forse dell'Europa dell'Est, che avrebbe sfruttato la diatriba tra Anonymous e Sony per fugare eventuali sospetti. "Ogni ladro tanto abile sarebbe in grado di lasciare un documento che incolpa qualcun altro. Siamo tutti disorientati da questa vicenda. Tutti pensano che sia stato qualche gruppo criminale, ma non siamo stati noi".
Continuano poi a seguito del down che ormai sembra essere perenne del Playstation Network ma soprattutto dei milioni di dati confidenziali rubati le richieste di risarcimento nei confronti di Sony. In Canada ad esempio l'associazione "McPhadden Samac Tuovi LLP" chiede un risarcimento danni pari a 1,04 miliardi di dollari. Cosa succederà? Rimanete sintonizzati su queste pagine. Vi lascio con una vignetta.

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